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R.C.Mistral compie 30 anni, nata nel luglio del 1994 conta circa 100 volontari e si occupa di aiutare non solo nelle emergenze, ma anche nella vita di tutti i giorni.

Flavia Sansoni, segretario dell’associazione, spiega cosa hanno significato questi 30 anni, in cui tantissimi volontari sono passati per l’associazione.

30 ANNI DI MISTRAL, COSA SIGNIFICA?

Significa fatica, impegno, dedizione al proprio territorio e significa credere nella Protezione civile e nel valore di fare la propria parte, perché la res publica, la cosa pubblica, siamo noi

COSA E' CAMBIATO IN QUESTI 30 ANNI?

E’ cambiata l’idea stessa di protezione civile, nata con l’anno dell’alluvione del 1966, inizialmente la Protezione civile arrivava a emergenza successa, portavi il tuo aiuto ma c’era urgenza. Oggi si dà importanza alla prevenzione, l’alluvione dello scorso anno ce lo ha dimostrato, abbiamo i piani di protezione civile, di emergenza di prevenzione, ma la fatica è tanta lo stesso.
Fare protezione civile richiede una grande preparazione, una formazione specifica: non si diventa volontari di protezione civile in un giorno. In un giorno puoi trovare il coraggio per diventare volontario. 

COME E' NATA L'IDEA?

Sono uno dei soci fondatori, siamo partiti in 12 e oggi siamo solo in 4, compreso il presidente, Daniele Rotatori, che è stato fatto cavaliere proprio per il suo impegno nella protezione civile. Penso che uno entri nella Protezione civile per fare la differenza. 
E’ nata da Daniele Rotatori e da mio padre Alfredo Sansoni. Mio padre era un romagnolo DOC, in lui era insita la voglia di sostenere il territorio, utilizzando i CB e poi la cosa è cresciuta con il contributo e crederci di tanti cittadini che hanno incrociato la nostra strada. Oggi 96 volontari continuano a credere nella nostra idea.

Immagine del 2 giugno 2024

UN EPISODIO CHE E' RIMASTO NEL CUORE?

Terremoto delle Marche: il 23 dicembre andammo nella zona rossa a portare il fieno agli agricoltori, erano la garanzia di riuscire a passare l’inverno. Questa famiglia, con cui siamo rimasti in contatto, viveva in una roulotte. La signora ha messo una tovaglia linda di bucato  sul cofano della loro Panda scassata, e ha offerto ai volontari il vino, le olive ascolane e il pane che aveva fatto. Gli abbiamo detto di tenerlo per Natale e lei ci ha risposto “Oggi è Natale”. Per me che sono cattolica dividere il pane e il vino è un segno importante. In queste occasioni ti senti di avere fatto la tua parte per il tuo territorio. Penso che siamo un grande mosaico, se manca anche un solo pezzo si vede il buco.

Immagine terremoto marche 2017

QUALI SONO LE ATTIVITA' CHE SEGUE L'ASSOCIAZIONE?

Faccio prima a dirle cosa non facciamo: ci sono naturalmente le emergenze, dai terremoti alle alluvioni, poi durante la quotidianità c’è la  manutenzione delle attrezzature, la convenzione con Polizia locale per i grandi eventi pubblici, una presenza quotidiana e costante sul territorio, con servizi sociali con un progetto con Coop Adriatica e Coop Alleanza per recuperare il non venduto e portarlo in  carcere e alle famiglie in difficoltà. Coop Alleanza anche durante l’alluvione ci ha dato coperte, lenzuola, non solo alimentare. Molte aziende hanno creduto in noi, come ha fatto la profumeria Sabbioni che ci ha donato un mezzo. E’ il riconoscimento di un impegno.

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